Presidenza italiana 2013-2014

Testo elaborato dalla Preidenza Italiana della Convenzione delle Alpi (2013-2014) 

Nel biennio 2013 -2014 la Presidenza della Convenzione delle Alpi è stata detenuta dall'Italia e attuata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in accordo con gli enti territoriali alpini. Il Ministro Gianluca Galletti ha presiduto la XIII Conferenza della Conferenza delle Alpi.

Programma della Presidenza Italiana e Calendario delle attività

Attività organizzate dalla Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi

Nota informativa relativa alla XIII Conferenza delle Alpi 

"Il Crinale" - News della Presidenza

Attraverso la scelta del tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” l’EXPO 2015 è un'occasione per la valorizzazione delle tradizioni produttive agroalimentari dei molti Paesi partecipanti. Anche la Convenzione delle Alpi ha voluto cogliere l'opportunità di EXPO 2015 per la promozione dell’Agricoltura di Montagna, con i suoi prodotti unici e le sue tradizioni secolari.      
 
La Presidenza Italiana, visto anche l’interesse già manifestato alla Conferenza delle Alpi di Poschiavo (2012) e sulla base del programma per il biennio 2013-2014, ha promosso una riflessione tematica e una serie di iniziative e incontri che hanno consentito di valutare quale contributo la Convenzione delle Alpi potesse dare sui temi di EXPO 2015, anche confrontandosi con altre iniziative dedicate ai territori di montagna.    
 
A livello istituzionale il Comitato Permanente ha approvato la proposta italiana di organizzare una Mountain Week dal 4 all’11 giugno 2015 che si svolgerà all’interno e all’esterno di EXPO Milano 2015.  L’iniziativa intende promuovere la montagna e le sue produzioni alimentari, sulla base dell’esperienza di cooperazione internazionale sviluppata negli anni dalla Convenzione delle Alpi con altri territori montani (ad esempio i Carpazi, l'Himalaya, il Caucaso, i Pirenei, le Ande) e dei risultati emersi soprattutto nei gruppi di lavoro internazionali dedicati all’agricoltura di montagna e al “labeling” di prodotti di qualità.   
 
La Mountain Week vedrà la collaborazione dei governi dei Paesi alpini, del Segretariato permanente e degli Osservatori della Convenzione delle Alpi, di organismi internazionali come la Convenzione dei Carpazi e la Mountain Partnership oltre che di enti di vari livelli amministrativi, del settore privato e della società civile. 
  
Gli eventi di apertura e chiusura della settimana saranno organizzati dal Ministero dell’Ambiente e si svolgeranno nel sito espositivo EXPO Milano 2015 o nella città di Milano e intendono promuovere le eccellenze nel panorama alpino e internazionale, principalmente in tema di cooperazione transfrontaliera tra territori per l’eccellenza alimentare, la produzione agricola sostenibile in una prospettiva di scambio globale e la “green economy.  
 
La Mountain Week è aperta alla partecipazione di cittadini e istituzioni, la Presidenza italiana invita enti pubblici e privati a proporre proprie iniziative, autonomamente organizzate, all’interno del palinsesto della Mountain Week. 
 

Scarica la presentazione della Mountain Week

 

Le Task force della Presidenza

Il territorio alpino per conformazione geomorfologica deve essere costantemente monitorato così da poter prevedere disastri ambientali che provocano gravi danni agli ecosistemi e alle infrastrutture, è per questo che la Convenzione delle Alpi ha dedicato grande attenzione al tema dell’adattamento locale ai cambiamenti climatici per i territori di montagna, prevedendo alcuni strumenti che possano facilitare gli Stati e i soggetti locali nel management di questi fenomeni.   
 
La Task Force Climate Change lavora alla realizzazione delle “Linee guida per l’adattamento locale ai cambiamenti climatici nella regione alpina”. Questo documento non prevede obblighi aggiuntivi rispetto a quelli discendenti da strumenti internazionali, nazionali o locali, ma intende fornire un quadro di riferimento, delle indicazioni e degli strumenti utili ai decisori politici e agli amministratori di livello regionale e sub-regionale per realizzare piani di adattamento locali consapevoli delle peculiarità dei territori alpini.
Il testo delle linee guida si allinea con i principali report e strumenti europei e internazionali sviluppati sul tema dell’adattamento e della relativa pianificazione a livello locale oltre che con i risultati di progetti di ricerca e cooperazione dedicati all’adattamento, in particolare nella regione alpina. Le linee guida consentono inoltre di estendere ad altri ambiti tematici i mandati delle Piattaforme Acqua e PLANALP che richiedevano di sviluppare linee guida per l'adattamento nel contesto alpino. La versione definitiva delle linee guida sarà presentata alla Conferenza dei Ministri di Torino a novembre 2014.
La Task Force lavora inoltre alla stesura di un messaggio congiunto Convenzione delle Alpi – Convenzione dei Carpazi sull’adattamento locale ai cambiamenti climatici nelle aree montane, Il messaggio approvato sarà presentato in occasione della COP20 della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle UN (UNFCCC) a Lima (Perù) (1-12 Dicembre 2014) in occasione di un evento pubblico nel “Mountain Pavillon” allestito in tale sede, la cui organizzazione sarà curata da UNEP e dalle Presidenze delle Convenzioni delle Alpi e dei Carpazi.
La Task Force ha collaborato anche con il Gruppo di lavoro Foreste Montane nella stesura di un documento su misure ed esperienze di contabilizzazione dell’assorbimento delle emissioni di CO2 da parte delle foreste alpine e strumenti volontari. 
 
I meeting

  • Brescia 10 Ottobre 2013. Water and risk management facing climate change: towards the local adaptation
  • Brescia 23 Giugno 2014. The Guidelines for local adaptation in mountain regions: which prospects for the Alps and beyond?

 

Le infrastrutture per l’Information and Comunication Tecnology (ITC) svolgono un ruolo rilevante nella nuova società come mezzo di inclusione e di competitività per la popolazione, per le attività commerciali, l'amministrazione e il turismo. Ad oggi la connessione a banda larga è divenuta dunque una necessità per evitare l'esclusione di una parte della popolazione, ciò è ancora più vero nelle aree remote di montagna ed è per questo che il superamento del digital divide nelle Alpi è considerato un obiettivo importante dalla Convenzione delle Alpi.   
 
La Task Force Agenda Digitale Alpina è stata costituita con l’obiettivo di analizzare il divario digitale nelle Alpi e promuovere lo sviluppo di una Agenda Digitale calibrata sul fabbisogno della popolazione alpina, in tal senso sta implementando un documento che analizza le principali questioni legate all’ITC nelle Alpi e propone alcune soluzioni e best practices.
Obiettivo dello studio è quello di favorire lo sviluppo della banda larga nelle aree remote e di alta montagna allo scopo di offrire servizi avanzati sia in ambito sociale, come ad esempio servizi di telemedicina o di educazione a distanza, sia in ambito economico, ad esempio attraverso la strutturazione di reti capaci di sostenere lo sviluppo di start up così da incentivare la permanenza o il rientro della popolazione giovanile in montagna. Il documento propone inoltre di uniformare i servizi digitali dell’amministrazione pubblica al fine di fornire prestazioni innovative ed utili alle popolazioni che vivono in aree isolate.
Le priorità individuate dal rapporto costituiscono la base di una proposta per una Agenda Digitale Alpina che si propone di adottare alla XIII Conferenza delle Alpi di Torino. 
 
I meeting

 

La cooperazione transfrontaliera nella gestione delle aree di montagna è tema portante della Convenzione delle Alpi, le cui esperienze e buone pratiche, maturate in venti anni di lavoro comune, hanno ispirato la realizzazione di altri accordi internazionali per la Montagna. Tra questi ad esempio la Convenzione dei Carpazi con la quale le Alpi hanno da subito creato una proficuo rapporto di cooperazione.   
 
La Task Force Cooperazione Montana si propone come strumento di approfondimento e valorizzazione delle forme di cooperazione tra Stati in ambito di politiche per la montagna, è coordinata dall’UNEP di Vienna proprio nella sua veste di Segretariato ad interim della Convenzione dei Carpazi. 
Nel corso del biennio la TF ha svolto un importante ruolo di indirizzo per la definizione di azioni e politiche comuni per la Montagna da proporre alla comunità internazionale, ha contribuito ad esempio alla stesura di una dichiarazione congiunta Alpi – Carpazi sui cambiamenti climatici in raccordo con la Task Force Cambiamenti Climatici. Il documento sarà sottoposto alle rispettive Conferenze delle Parti e potrà essere presentato nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Lima (Dicembre 2014).   
 
La Task Force è stata inoltre coinvolta dalla Presidenza italiana nella preparazione del convegno di Sarnano (MC) “La Convenzione delle Alpi e la Convenzione dei Carpazi: esperienze a confronto. Gli Appennini, una catena montuosa europea”, dell’Aprile 2014.
Accogliendo l’istanza delle Istituzioni locali, Regione Marche e Università di Camerino tra tutte, Presidenza Italiana e UNEP hanno infatti portato a Sarnano le esperienze delle rispettive Convenzioni e contribuito alla stesura della Carta di Sarnano, spunto di riflessione per lo sviluppo di azioni di cooperazione tra le regioni dell’Appennino italiano.      
 
I meeting

  • Budoia 6-7 Giugno 2013. International mountain cooperation
  • Sarnano 23-23 Aprile 2014. La Convenzione delle Alpi e la Convenzione dei Carpazi: esperienze a confronto. Gli Appennini, una catena montuosa europea
  • Sedan 15-16 Settembre 2014: Le Alpi e le Ardenne: condivisione delle esperienze tra zone di montagna transfrontaliere  

 

La valorizzazione dei giovani provenienti dalle Alpi è uno degli obiettivi della Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi, che nel biennio 2013-2014 ha inteso promuovere il merito dei giovani talenti alpini interessati ad approfondire le tematiche legate alla promozione, allo sviluppo e alla sostenibilità delle Alpi nei loro percorsi di studio e lavoro.   
 
La Task Force Nuove Leve per le Alpi, guidata dall’Università della Montagna di Edolo UNIMONT, ha portato avanti diverse iniziative In questo senso, nel corso del 53° Comitato Permanente di Cortina d’Ampezzo si è tenuto ad esempio un question time che ha visto il coinvolgimento di una delegazione di giovani che si sono confrontati con le Delegazioni presenti sulle tematiche legate al lavoro della Convenzione.   
 
La Task Force insieme alla Presidenza sta lavorando ad un’iniziativa di partecipazione dei giovani anche alla XIII Conferenza delle Alpi (Torino 21 novembre 2014): i giovani talenti alpini verranno invitati a partecipare all’interno delle singole Delegazioni, inoltre verranno selezionati alcuni giovani talenti alpini nel campo della comunicazione e giornalismo per partecipare alla conferenza stampa di chiusura della Conferenza.

Nel corso del 55° Comitato Permanente (Brescia giugno 2014) si è inoltre deciso di sostenere l’iniziativa di UNIMONT per la realizzazione di un corso di perfezionamento post laurea dedicato al Project Management per la montagna e rivolto a quei giovani che intendono specializzarsi nella realizzazione di progetti di sviluppo per i territori delle Alpi.   

Bando e brochure Project Management per la Montagna

 

La Task Force Turismo Sostenibile è stata istituita dalla Presidenza Italiana per dare seguito all’impegno Convenzione delle Alpi in ambito di valorizzazione del turismo nelle Alpi. 

Già la quarta relazione sullo stato delle Alpi (RSA4), pubblicata nel 2012, evidenziava il ruolo di questo settore come “driver” fondamentale di sviluppo regionale per il territorio delle Alpi, dunque, in una logica di continuità di trattazione dell’argomento, la Presidenza ha voluto dedicare un focus particolare al turismo sostenibile all’interno dell’analisi sui Cambiamenti Demografici nelle Alpi del quale tratterà la Quinta Relazione (RSA5).    
 
La Task Force si è riunita per la prima volta nel marzo del 2013 a Courmayeur, in occasione del workshop organizzato dall’Espace Mont Blanc e intitolato “Sostenibilità ambientale e sociale del turismo alpino”.

Gli esperti hanno lavorato all’individuazione dei principali indicatori di sostenibilità per il turismo di montagna e sta elaborando un documento che si propone di analizzare le dinamiche del fenomeno in termini ambientali e socio - economici. La relazione prende in considerazione i diversi aspetti del turismo sostenibile di Montagna e presenta un’attenta riflessione sulle opportunità e le sfide offerte al territorio e sugli effetti per la popolazione residente e per il turista, offre inoltre alcuni spunti per il management de turismo anche in ambito transfrontaliero.
Il documento si propone di integrare la Quinta relazione sullo stato delle Alpi e verrà presentato alla XIII Conferenza delle Alpi. 
 
Scarica il Report sul turismo sostenibile

I meeting 

 


Editoriale

Barbara Degani 
Sottosegretario di Stato -Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 

L’eredità della XIII Conferenza delle Alpi di Torino: l’impegno del Ministero dell’Ambiente per la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile dell’arco alpino. 

Il 21 novembre scorso, a Torino, ho avuto l’onore di presiedere la XIII Conferenza delle Alpi, incontro al vertice tra i rappresentanti delle Parti contraenti della Convenzione delle Alpi, momento di sintesi politica e di riflessione sul lavoro recente portato avanti dalle otto Delegazioni alpine e il Segretariato Permanente, dagli Osservatori, dagli Enti locali e di Ricerca scientifica con il coordinamento del Ministero dell’Ambiente, che nel 2013-2014 ha esercitato la Presidenza di turno della Convenzione. 

A oltre 20 anni dalla prima stesura, la Convenzione delle Alpi conserva intatta la sua natura di strumento fondamentale per la cooperazione transfrontaliera tra Paesi Alpini, a Torino abbiamo voluto ribadire e rilanciare questo ruolo, sottolineando l’opportunità di capitalizzare le esperienze della Convenzione nella definizione dei nuovi strumenti internazionali dedicati alla gestione sostenibile del territorio alpino, primo tra tutti la Strategia Macroregionale dell’UE per la Regione Alpina (EUSALP). La XIII Conferenza delle Alpi ha approvato una decisione a sostegno del processo per la definizione della Strategia EUSALP con la quale riafferma la volontà della Convenzione delle Alpi di continuare a svolgere un ruolo significativo nell’ulteriore elaborazione e attuazione della Strategia e dei suoi tre Pilastri, in particolare al terzo al quale saranno demandate le materie dell'utilizzo sostenibile dell'energia e delle risorse naturali. La Conferenza ha inoltre sottolineato che le azioni intraprese nel quadro di EUSALP dovranno essere di comune beneficio tra i territori montani e le aree circostanti, tenendo conto delle relazioni funzionali che intercorrono tra esse. 

Le principali decisioni trattate dalla XIII Conferenza delle Alpi vanno nella direzione di quella crescita intelligente, sostenibile e inclusiva già tracciata dalla strategia “Europa 2020” e poi ripresa dai tre pilastri di EUSALP. Tra queste vorrei brevemente ricordare l’approvazione delle Linee guida per l’adattamento locale ai cambiamenti climatici che mirano ad implementare il Piano d’azione per il Clima alpino della Convenzione delle Alpi fornendo ai decisori regionali e locali informazioni utili a stimolare misure di adattamento e sviluppare adeguati standard di pianificazione territoriale. D'intesa con la Convenzione dei Carpazi, è stata elaborata una posizione comune in materia di “Climate Change”, approvata dalla XIII Conferenza e che verrà ufficialmente presentata nel dicembre p.v. a Lima, nel quadro della 20ma Conferenza delle Parti dell'UNFCCC. 

A Torino abbiamo riaffermato l’impegno per la salvaguardia dell’ecosistema alpino, con l’approvazione di una Dichiarazione sul valore delle foreste alpine che invita le Parti contraenti a tenere conto, nella definizione di misure e politiche nazionali, di alcune raccomandazioni volte a migliorare la conoscenza dei servizi ecosistemici forniti dalle foreste alpine al fine di garantirne il riconoscimento del loro valore per l’ambiente e le popolazioni alpine. 

Ampio spazio ha avuto il confronto su alcuni dei temi al centro della Dichiarazione Popolazione e Cultura della Convenzione delle Alpi, per valorizzare la cultura e le tradizioni delle Alpi e supportare le popolazioni che abitano la Montagna. In questo senso, la 5° Relazione sullo stato delle Alpi, predisposta durante la Presidenza italiana e approvata a Torino, delinea una aggiornata e approfondita fotografia delle dinamiche demografiche in corso nel territorio alpino, offrendo interessanti spunti di riflessione nella definizione di misure che mirino allo sviluppo socio-economico delle popolazioni alpine. Tenendo conto dei dati e delle analisi contenuti della 5°RSA, nonché del contributo offerto dalle due analisi “Un’agenda digitale per la Regione Alpina” e “Turismo nelle Alpi: governare la sostenibilità” predisposte nel corso della Presidenza Italiana, la XIII Conferenza ha riconosciuto l’importanza di superare il “digital divide” nella regione alpina e assicurare i servizi digitali necessari ai privati e alle imprese. Si è deciso inoltre di instituire un Gruppo di lavoro ad hoc dedicato al turismo sostenibile, al fine di valorizzare le potenzialità di un turismo alpino di cui si possa garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale quale fattore decisivo per il benessere della popolazione locale e l’attrattività delle Alpi. 

Voglio infine ricordare l’impegno della Convenzione delle Alpi verso EXPO 2015, l’esposizione universale di Milano che avrà le Alpi come propria cornice naturale. A Torino ci siamo impegnati per la realizzazione di una “Mountain Week” dal 4 all’11 giugno che, attraverso un percorso tematico all’interno e all’esterno dei Padiglioni dei Paesi Alpini e non solo, presenterà a pubblico le migliori tradizioni e culture agroalimentari dei territori di montagna. 

Al termine del nostro mandato l’Italia lascerà alla Germania la Presidenza della Convenzione delle Alpi per un programma di lavoro che, in continuità con quanto fatto finora, sarà incentrato sulla “Green Economy” e la biodiversità. Sono certa che il nostro impegno continuerà a dare forza al lavoro della Convenzione, verso un futuro sostenibile e uno sviluppo intelligente delle Alpi.

 

Francesco La Camera  
TIl Direttore Generale ad interim 

La Presidenza Italiana verso la XIII Conferenza delle Alpi di Torino 

Quest’anno, per la seconda volta in 20 anni, la Conferenza dei Ministri delle Parti Contraenti della Convenzione delle Alpi, sarà presieduta dal Ministro dell’Ambiente italiano. La Conferenza si tiene ogni due anni e l’Italia ha ricevuto il mandato di presiedere la Convenzione delle Alpi per il biennio 2013-2014 nell’ambito dell’ultima Conferenza delle Alpi di Poschiavo (7 Settembre 2012) presieduta dalla Svizzera. Il prossimo novembre, è previsto il passaggio di consegne dalla Presidenza italiana alla Presidenza Tedesca. 

Il Programma di Presidenza Italiana, in questi 18 mesi, è stato caratterizzato da una profonda condivisione con gli Enti territoriali alpini, non solo Regioni e Province Autonome ma anche centri d’eccellenza e associazioni portatrici di storia e culture alpine, in ultimo concordato attraverso uno specifico Protocollo d’Intesa firmato a Roma il 15 Novembre 2012. “Filo conduttore” del Programma e dell’azione della Convenzione è lo sviluppo socio-economico, sostenibile per l’ambientale, delle popolazioni che presidiano il territorio alpino e contribuiscono così a garantire un’adeguata continuità dei servizi offerti dai suoi ecosistemi, di cui si avvalgono anche la parte pedemontana, di pianura e urbana della regione alpina. 

Tra le azioni più rilevanti portate avanti durante questo biennio vorremmo ricordare: il sostegno della Convenzione alla definizione di una Strategia Macroregionale dell’Unione Europea per la Regione Alpina, strumento comunitario che potrà offrire nuove opportunità per azioni comuni volte allo sviluppo dell’intera Regione alpina; il contributo delle Alpi ai temi di EXPO 2015, per il quale la Convenzione ha previsto l’organizzazione di una Mountain Week con eventi organizzati nei padiglioni dei Paesi alpini e degli altri partner montani della Convezione. A Torino saranno presentati inoltre i risultati del lavoro dei gruppi di esperti individuati dalle Parti contraenti per dare attuazione ai mandati e ai Protocolli della Convenzione, in particolare su: 

  • i cambiamenti demografici, sui quali, in stretta collaborazione con ISTAT, si sta producendo la Quinta Relazione sullo stato delle Alpi che conterrà dati e analisi aggiornate sulle dinamiche demografiche della montagna e le forze che le determinano;
  • le linee guida sull’adattamento ai cambiamenti climatici nelle Alpi, che ricomprendono in particolare i temi della gestione dei bacini idrici e del management dei rischi naturali, dalle valanghe alle alluvioni che si ripercuotono sulle pianure e le città di valle;
  • la promozione del valore delle foreste montane e della loro funzione nel mantenimento dell’ecosistema alpino, ad esempio nell’assorbimento del carbonio emesso dalle città di valle o dalle attività agricole e industriali.


Da ricordare, infine, il lavoro delle due task force create dalla Presidenza Italiana per la valorizzazione e l’analisi di due temi di grande attualità: quella sul turismo sostenibile nelle Alpi, che sta sviluppando un’analisi completa di indicatori e opportunità del settore, quella per l’Agenda Digitale Alpina che punta alla riduzione del digital divide delle aree montane. 

La Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi terminerà con la XIII Conferenza delle Alpi che si terrà a Torino nella suggestiva sede del Museo Nazionale della Montagna, in questi ultimi mesi lavoreremo, con il contributo delle altre parti contraenti, per la definitiva messa a punto dei risultati attesi, tenendo conto anche del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea potrà certamente costituire un’opportunità in tal senso. 

 

Marco Flavio Cirillo 
Presidente di turno della Conferenza delle Alpi

Con la XII Conferenza Alpina di Poschiavo del 7 settembre 2012, l’Italia ha assunto per il biennio 2013-2014 la Presidenza della Convenzione delle Alpi, l’organismo che riunisce le regioni alpine di Italia, Austria, Germania, Francia, Svizzera, Slovenia, Liechtenstein e Principato di Monaco. Quella della presidenza italiana è un’opportunità che intendiamo mettere a frutto nel migliore dei modi, definendo una strategia della montagna che coniughi la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e la messa in sicurezza del territorio. 
 
Firmando questo Trattato internazionale, più di venti anni fa, i Paesi dell’arco alpino assicuravano, per la prima volta nella storia del diritto internazionale, uno strumento giuridico per promuovere lo sviluppo sostenibile di un territorio montano transfrontaliero, consapevoli che le Alpi costituiscono uno degli spazi di vita più importanti d’Europa, non solo da un punto di vista socio-economico e storico-culturale, ma anche per la relazione intrinseca che lega queste variabili con la qualità, la bellezza e la ricchezza degli ecosistemi alpini.  
 
I molteplici servizi che gli ecosistemi alpini assicurano da un punto di vista ambientale, sociale ed economico sono infatti di grande rilevanza non solo per il benessere e la qualità della vita dei suoi abitanti, ma anche per le popolazioni di una vasta area europea. In questo senso, le Alpi rappresentano un “collante” tra queste popolazioni che lavorano e devono continuare a lavorare insieme per il bene comune. 
 
Contribuire a preservare e rinforzare le strutture che sono alla base di questo rapporto simbiotico tra territori e popolazioni è il principale obiettivo a cui la Presidenza Italiana 2013-2014 della Convenzione delle Alpi sta lavorando, nel rispetto dei meccanismi di sussidiarietà con le Regioni, le Province Autonome e gli Enti del territorio alpino italiano, interessati a supportare il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare per l’attuazione di un Programma condiviso
 
L’obiettivo generale, da conseguire attraverso gli strumenti tecnici e giuridici che la Convenzione delle Alpi mette a disposizione nei suoi molteplici ambiti tematici, è quello di promuovere un connubio virtuoso tra la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi alpini e la promozione di una green economy che abbia alla base il patrimonio naturale, culturale e socio-economico delle montagne. 
 
Come testimoniano i risultati di Rio+20, infatti, una green economy con queste caratteristiche può costituire una forza trainante per lo sviluppo dell’intera Regione Alpina, promuovendo così una crescita sostenibile, intelligente, inclusiva. È quindi fondamentale, ora, concentrare gli sforzi e le risorse disponibili per contribuire ad attuare gli obiettivi europei per il 2020 fissati dall’Agenda di Lisbona
 
In questo senso, la Presidenza Italiana sta lavorando intensamente a due grandi temi trasversali. In primo luogo, la Convenzione delle Alpi sta contribuendo attivamente al processo che promuove la candidatura della Regione Alpina per una Strategia Macroregionale dell’Unione Europea, lo strumento comunitario ad hoc previsto dal Trattato di Lisbona per promuovere la cooperazione territoriale e la coesione in aree geografiche con opportunità e sfide comuni. In secondo luogo, se guardiamo ai temi di EXPO 2015 “Feeding the Planet, Energy for life - Nutrire il pianeta, energia per la vita”, avremo un’occasione unica per mostrare al mondo il contributo della montagna nel perseguire strategie di green economy, che sappiano coniugare le eccellenze dei metodi, delle tecniche e delle regole della produzione alimentare con il risparmio, l’efficienza e l’approvvigionamento energetico, oltre che con la tutela delle risorse naturali. 
 
Come Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi, siamo impegnati a fare in modo che queste opportunità possano dare un rilancio concreto all’attrattività del territorio alpino, custode di un patrimonio naturale, culturale e socio-economico da difendere di fronte alle sfide ad esso poste, per esempio, dai cambiamenti climatici e demografici. 

 

Corrado Clini
Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare 

Nel 2013 l’Italia torna a presiedere la Convenzione delle Alpi dopo oltre un decennio. La prima Presidenza Italiana risale infatti al biennio 2001-2002, periodo particolarmente florido e fecondo, che si è concluso con l’istituzione, in occasione della Conferenza delle Alpi di Merano del 2002, del Segretariato Permanente, con sede a Innsbruck e sede operativa distaccata a Bolzano, e con la creazione del sito web ufficiale della Convenzione delle Alpi. Tali strumenti, insieme ad altri importanti risultati raggiunti in quel periodo, hanno permesso miglioramenti significativi nel funzionamento e nell’attuazione della Convenzione. 

Dopo dieci anni, il contesto in cui la Presidenza italiana si trova ad operare risulta sensibilmente diverso. La crisi economica e finanziaria impone agli Stati nuove priorità ma sono convinto che, nonostante il periodo congiunturale non facile, questo biennio potrà essere proficuo come allora. A tale scopo è intenzione della Presidenza assicurare il massimo impegno nella sua funzione di guida e nel contribuire allo sforzo comune per il raggiungimento degli obiettivi prospettati nella Convenzione delle Alpi e nei suoi protocolli, essenziali per lo sviluppo sostenibile del territorio alpino. 

La recente ratifica dei protocolli di attuazione da parte del Parlamento Italiano può rappresentare un punto di partenza incoraggiante per proseguire il nostro lavoro lungo direttrici tese a favorire da un lato la salvaguardia della biodiversità e dall’altro la creazione di infrastrutture “green” in grado di promuovere crescita e occupazione. 

Già in occasione della XII Conferenza Alpina di Poschiavo, abbiamo istituito una Piattaforma “Energia” ed un Gruppo di Lavoro “Foreste Montane”, allo scopo di approfondire gli studi e di rafforzare l’impegno dei Paesi Alpini per favorire una più concreta attuazione dei relativi protocolli. La Piattaforma Energia si occuperà, in generale, dell’ottimizzazione dell’uso delle fonti rinnovabili, con particolare interesse per il “nuovo idroelettrico” e per la sperimentazione di un libero mercato regionale alpino dell’energia. Il Gruppo di Lavoro “Foreste Montane” si concentrerà sul contributo che il territorio alpino potrà fornire, in quanto carbon sink, all’obiettivo globale di riduzione delle emissioni di CO2. I due nuovi gruppi lavoreranno in sinergia tra loro e con quelli già attivi allo scopo di contribuire, in linea con i risultati di Rio+20, all’affermazione di una green economy come forza trainante di sviluppo. 

Sono lieto inoltre di poter annunciare che questo biennio di Presidenza Italiana è caratterizzato dal coinvolgimento diretto di enti territoriali dell’arco alpino italiano. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti lavorato con le autorità regionali e locali, i più rilevanti istituti di ricerca e le associazioni interessate per la definizione del programma di presidenza e per la firma di un accordo, siglato lo scorso 15 novembre 2012 a Roma, che istituisce un Tavolo di coordinamento ad hoc. Spero infine che questa rinnovata collaborazione tra gli enti competenti sul territorio alpino italiano possa rappresentare un esempio per l’avvio di un nuovo coordinamento, più ampio, efficiente ed efficace, tra l’intera regione alpina e il resto d’Europa. 

Ritengo che alle popolazioni alpine, la cui situazione è resa particolarmente difficile dai considerevoli cambiamenti demografici, debba andare il nostro riconoscimento per la custodia di un ambiente realmente importante e strategico, e con esso il nostro forte impegno ed il nostro efficace contributo per il miglioramento del loro benessere e della loro qualità di vita.

 

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